“Query by example”, in parole povere, significa: Ti aiuto a scrivere domande in un linguaggio che non conosci attraverso qualche strumento grafico. Esattamente ciò che un buon front-end dovrebbe fare, insomma. Lo fa, abbastanza bene devo dire e devo anche dire che ciò che conosco sulle query e sul linguaggio SQL l’ho imparato grazie ad Access. In fin dei conti la ragione che mi spingere a scrivere e divulgare queste note è la seguente: E’ vero che tante volte non si può e non si dovrebbe prescindere dallo studio sistematico di una materia. Però in fondo, se esistono strumenti che possono perlomeno facilitarci l’approccio a tematiche complesse, ebbene cosa c’è di male?
Per la maggior parte di noi l’obiettivo non è costruire applicazioni “mission-critical”. Nulla di vitale. E comunque, considerando la grande approssimazione con cui si lavora ancora oggi con l’ausilio dell’informatica… certamente con Access si fanno molti meno danni che con Excel. (hehe, repetita iuvant!).
Il modo che ha Access di portarci a costruire una query ve lo mostrerò in pratica con appositi tutorial (li troverete pubblicati spero a breve). Occorre in questo caso “vedere” piuttosto che “leggere”. Ciò che qui mi preme ricordarvi è una ripetizione ma fondamentale: Abituatevi fin da subito, anche con una sola tabella, a formulare in un italiano sintetico e garbato la domanda che dovrete porre a Jet tramite Access. Dovrete avere le idee chiarissime e per questo occorrerà un po’ di allenamento. Se sbagliate la domanda avrete come risultato risposte sbagliate e spesso fuorvianti senza nemmeno accorgervene. Ponetevi la domanda e prefiguratevi la risposta. Poi applicate il tutto ad una query e controllate che tutto corrisponda: Il numero dei record restituiti, verificate la presenza di ripetizioni nei dati. Prima di lavorare con dati importanti, create una tabella di prova con pochi dati che conoscete bene e applicate la query. Deve esserci tutto e solo quello. Quando si lavora su più tabelle, o prevedete alla lunga di lavorare con molte tabelle, non dimenticate di creare campi con nomi senza spazi e assegnate ai campi nomi riconoscibili a prescindere dal nome della tabella.
Ad esempio, se avete utenti, clienti e fornitori da gestire, si presume che tutte queste persone/società abbiano residenze, luoghi di nascita e quant’altro possa collocarli nello spazio cittadino. Dunque avremo tanti CAP (Codici di Avviamento Postale). Sforzatevi di creare campi come: CAP_cliente, CAP_fornitore, CAP_Utente e così via. Mi ringrazierete o, se non avrete seguito il mio consiglio, vi ricorderete di queste parole dopo qualche ora passata a rinominare i nomi di campo, quando le query non avranno funzionato, quando è troppo tardi.